La storia della Juventus e della famiglia Agnelli tocca i 95 anni. Il 23 luglio 1923, infatti, Edoardo, figlio del fondatore della Fiat, diventa presidente del club bianconero.
Il legame tra la famiglia Agnelli e la Juventus non ha pari al mondo: il 24 luglio 1923 Edoardo Agnelli, figlio di Giovanni, diventa presidente del club bianconero e da quel momento la potentissima dinastia non ha mai lasciato il controllo della società piemontese.
Dalla Fiat al calcio
Edoardo è il figlio Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, il colosso della produzione automobilistica. Dopo la laurea viaggia per il mondo prima di assumere cariche importanti: è infatti il numero due della Fiat, delle Officine di Villar Perosa e presidente del cda del quotidiano La Stampa. Appassionato di calcio, Edoardo si lancia nell’avventura di assumere il ruolo di presidente della Juventus: “Vi sono grato per aver accolto come un onore la mia presidenza, ma spero di non deludervi se vi confesso che non ho alcuna intenzione di considerarla soltanto onorifica… Dobbiamo impegnarci a far bene, ma ricordandoci che una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio“, queste le prime parole dopo l’elezione del 24 luglio 1923.
L’inizio del lungo legame
Edoardo Agnelli porterà la Juventus alla vittoria del secondo scudetto nel 1926 e, soprattutto, al periodo d’oro degli Anni ’30 con la vittoria di cinque titoli nazionali consecutivi. Proprio nel 1935, il presidente muore a 42 anni a causa di un incidente a bordo di un idrovolante. Pur lasciando spesso la carica della presidenza a personaggi esterni alla famiglia (come a esempio con la guida di Boniperti dal 1971 al 1990), gli Agnelli da 95 anni controllano la Juventus, portata ai massimi livelli. Dal 2010, infine, alla testa dei bianconeri c’è Andrea Agnelli, figlio di Umberto e nipote dell’Avvocato.